La bella stagione è ormai alle porte e ci si predispone ad esporre al sole il nostro nel tentativo di conquistare una bella abbronzatura…ma eritemi, foto-invecchiamento, macchie, pelle secca e opaca sono in agguato: per difendersi meglio dai raggi del sole, conservando più a lungo il colore dorato di una perfetta abbronzatura, è possibile – almeno un mese prima delle vacanze – attuare un vero e proprio programma di “allenamento” per la pelle che, dopo aver trascorso i mesi invernali completamente ricoperta da strati di vestiti, tende ad essere spenta e ricoperta di cellule morte.
Consumare maggiori quantità di verdura e frutta rappresenta sicuramente il primo passo fondamentale, ma si può anche ricorrere ad alcuni rimedi naturali specifici, in grado di stimolare la capacità di auto-protezione della pelle e al tempo stesso di migliorarne l’elasticità ed il grado di idratazione. La pelle potrà così conquistare in modo più sano il bel colore ambrato dell’abbronzatura, limitando i possibili danni da esposizione solare quali fotoinvecchiamento ed eritemi.
Tra gli integratori naturali più tradizionali per prepararsi all’abbronzatura spiccano senz’altro quelli a base di estratto di Carota (Daucus carota L.), la cui radice arancione è notoriamente ricchissima di vitamine, ma soprattutto di B-carotene, vitamina B1 e vitamina C: essendo il beta-carotene una fonte importantissima di vitamina A, gli estratti di carota possiedono le proprietà antiossidanti tipiche di questa vitamina e sono quindi in grado di favorire la naturale idratazione e la capacità di protezione della pelle, preservandola così dall’aggressione di agenti fisici e chimici, di cui i raggi ultravioletti sono un tipico esempio.
Per le loro proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e rigeneranti, anche alcuni principi attivi contenuti nelle bacche di Mirtillo (Vaccinium myrtillus L.), come gli antocianosidi (bioflavonoidi) e la vitamina C, sono capaci di contrastare i danni causati dai radicali liberi e dalle radiazioni ultraviolette. I bioflavonoidi presenti riescono a proteggere, rinforzare e tonificare le pareti delle arterie e delle vene, favorendo il corretto funzionamento dei capillari: viene così limitato così il rischio di danni alla pelle causati dalla vasodilatazione, tipica conseguenza dell’esposizione solare.
Grazie alla vitamina C , fondamentale per il mantenimento della giusto grado di elasticità, viene migliorata la resistenza della pelle perché contribuisce a ristrutturare al meglio le fibre di collagene presenti negli strati cutanei. Per la differente funzione svolta da questi due estratti nei confronti della pelle è consigliabile assumerli entrambi in modo costante per almeno 1-2 mesi prima delle ferie. Essenziale è utilizzare estratti di buona qualità, assicurandosi che sulla confezione sia riportata la dicitura “estratto totale (o oleoso, nel caso della carota) titolato e standardizzato”. La dose consigliata sia per il Mirtillo che per la Carota è di 4 capsule al dì (ripartite tra la mattina ed il pomeriggio), per ogni estratto.
Prima e dopo l’esposizione al sole…
Due integratori in forma oleosa, l’olio di Oenothea biennis (Enotera) che quello di Borago officinalis (Borragine), per il loro contenuto di acidi grassi poliinsaturi (sostanze essenziali per molte funzioni biologiche dell’organismo, anche a livello cutaneo) sono particolarmente apprezzati in campo dermatologico quando si parla di protezione della pelle: per le loro proprietà dermoprotettive ed antinfiammatorie, questi due oli possono essere utilizzati sotto forma di integratori dietetici sia nella fase di preparazione all’abbronzatura che per favorire l’idratazione e l’elasticità cutanea dopo l’esposizione ai raggi solari. Li si può assumere sotto forma di olio o come perle oleose, per due volte al giorno a digiuno (ore 7:00 e ore 19:00), adottando una dose tale da garantire l’assunzione di 250-300mg/die di acido gamma–linolenico. Per nutrire e decongestionare la pelle dopo l’esposizione solare è possibile applicare direttamente sulla pelle, con un leggero massaggio, una piccola quantità di olio (anche forando una capsula con uno spillo) almeno 3 volte a settimana.
Attenzione all’Iperico…
L’Iperico, il cui olio dal singolare colore rosso rubino e dal profumo aromatico rappresenta uno dei rimedi più diffusi nella tradizione popolare per il trattamento locale delle ustioni e degli eritemi, può divenire la causa di reazioni cutanee di fotosensibilizzazione (eritema, edema, prurito e vescicole), se utilizzato per via orale, ad esempio per le sue proprietà antidepressive, durante l’esposizione al sole. In realtà il rischio di fotosensibilizzazione alle dosi comunemente raccomandate per i vari trattamenti naturali è quasi irrilevante: particolare attenzione è richiesta per i soggetti sensibili alla luce solare (ad es. con carnagione chiara) o quando l’Iperico viene utilizzato contemporaneamente ad altre sostanze fotosensibilizzanti come la Clorpromazina o le Tetracicline (antibiotici). Durante la terapia con Iperico è quindi sconsigliata la prolungata esposizione ai raggi solari o a lampade abbronzanti.
Stefania La Badessa, nota sul web con il nome del suo alter-ego Fitogirl, è una farmacista calabrese, scrittrice, pubblicista, esperta di piante medicinali e medicine complementari – note fino a qualche tempo fa come “alternative” e più recentemente definite “integrate” – che poi è una definizione generica per racchiudere tutte le varie tipologie di cura naturali, dall’omeopatia all’ayurveda, dall’agopuntura al reiki.
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