Niente di meglio, per favorire la giusta atmosfera, di qualche aroma sensuale diffuso nell’aria, capace di favorire il dialogo e risvegliare passioni sopite.
Dal legno del Santalum albus (Santalacee) viene ottenuta, per distillazione, l’essenza di sandalo, dal profumo dolciastro e legnoso, di colore giallognolo.
Ampiamente utilizzata dall’industria cosmetica, come in profumeria, per le sue proprietà antinfiammatorie e riequilibranti della cute, l’essenza di sandalo è in grado di calmare la mente, rallentare il ritmo dei pensieri, staccarci dalla routine quotidiana per farci ritrovare l’energia sessuale eventualmente bloccata da tensioni e stress. Per quanto sia considerata un aroma decisamente maschile, tanto che le sue note arricchiscono molte fragranze da uomo, il sandalo riesce a avvolgere nel suo abbraccio aromatico sia la sensualità maschile che quella femminile. Sembrerebbe infatti che – in concentrazione ridotta – il sandalo avrebbe lo stesso odore dell’androstenolo, feromone maschile, prodotto soprattutto nella zona delle ascelle: si tratta quindi di un’essenza capace di emanare segnali erotici simili a quelli degli ormoni sessuali, favorendo l’approccio con l’altro sesso.
Le sue note aromatiche sono capaci di aprire alla comunicazione, favorire l’accettazione dell’altro, abbandonando ogni egoismo ed il sandalo può quindi essere utilizzato nel diffusore per ambienti per creare l’atmosfera “giusta” oppure aggiungendone qualche goccia ad un bagno caldo per due. Leggermente diluito (2-3 gocce) in un cucchiaino di olio di mandorle può rappresentare la base giusta per un massaggio sensuale sul torace e sulle spalle del partner, facendo ritrovare alla coppia la giusta intimità.
Ma se il saldalo aiuta l’uomo nel valorizzare la sua sensualità, lo ylang-ylang è l’essenza giusta per insegnare alla donna ad amare il proprio corpo, esaltandone la femminilità, aiutandola a ritrovare sicurezza, sentendosi desiderabile.
Si tratta dell’essenza ottenuta per distillazione dai fiori della Cananga odorata – piccolo albero originario delle Filippine. Lo Ylang-ylang – che in indonesiano significa appunto “fiore dei fiori” – è un’essenza decisamente Yin e per questo spiccatamente femminile: lavorando a livello del sistema nervoso e sessuale della donna consente il riequilibrio degli scompensi emotivi, frequente causa di diminuzione dell’energia dell’eros e della scomparsa del desiderio. L’aroma fiorito e speziato al tempo stesso di quest’essenza è l’ideale per le donne che tendono a nascondere le proprie insicurezze e la mancanza di autostima dietro un abbigliamento “abbondante” e un atteggiamento esteriore “trascurato”.
Il suo profumo caldo e dolce è indicato anche quando si vogliono allontanare aggressività e tensioni, creando un’atmosfera positiva, rilassata e sensuale. Lo si può aggiungere alla lampada per aromi o all’acqua calda di un bagno alla dose di 10 gocce, anche in associazione alla salvia (5-6 gocce) per dare sollievo alla sindrome premestruale, oppure da solo per creare un’atmosfera sensuale e ritrovare il piacere dell’eros. 1-2 gocce aggiunte ala crema abituale contribuiscono a rendere la pelle morbida e liscia, più tonica e compatta.
Lo si può applicare anche con massaggi, preparandone un olio base (ad es.1 goccia in un cucchiaio da tavola di olio) oppure aggiungerne 5-6 gocce all’acqua di un bagno caldo. Grazie all’azione riequilibrante dell’essenza trovano sollievo le contrazioni dolorose tipiche del ciclo, si allontanano le tensioni, rallenta il battito cardiaco e il ritmo del respiro, ma abbassa anche la pressione sanguigna, parametri solitamente alterati dall’eccesso di sentimenti negativi quali rabbia e frustrazione.
Qualche cautela… L’aroma penetrante e dolce di quest’essenza deve essere gestito in modo del tutto personale, ma senza esagerazioni. Un dosaggio eccessivo potrebbe portare ad una sensazione di disgusto tale da rendere inutile qualsiasi applicazione aromatica.
Gelsomino: il fiore dell’armonia di coppia
Da sempre i fiori racchiudono tra i loro petali un significato nascosto, aiutando l’animo umano ad esprimere i propri sentimenti, a far “rifiorire” la passione. Ma se la rosa rossa è il modo più diretto per dire “ti amo”, il gelsomino (Jasminum sambac e officinale) è il fiore vincente quando si vuole ritrovare la sintonia con il proprio partner. Ne era ben consapevole lo stesso Giovanni Pascoli, nella poesia “Il gelsomino notturno”, le cui rime alludono alla capacità di questo fiore di favorire – con il suo aroma sensuale – l’intimità e la passione.
A livello olfattivo il gelsomino libera la mente dalle ansie e dai problemi, facendo ritrovare ottimismo e fiducia, allontanando depressione e apatia. E’ l’essenza giusta quando si è in presenza di difficoltà emozionali, quando c’è necessità di favorire la soluzione di blocchi emotivi, lasciandosi andare tra le braccia dell’amore.
Le note calde e sensuali di quest’essenza, definita anche “regina della notte”, risvegliano l’eros e favoriscono l’intesa di coppia, attivando una piena fiducia in se stessi e nel partner che consente di dissolvere tensioni e paure, aprendo il proprio cuore senza riserve. Applicato tramite un massaggio reciproco, incrementa l’intimità e riaccende le passioni sopite. Si tratta peraltro di un’essenza capace di esercitare un’azione specifica sul sistema neurovegetativo che si traduce, a livello fisico, in una maggiore produzione di encefalina, sostanza presente in molte zone del cervello appartenente alle endorfine, la cui presenza assicura all’organismo un senso diffuso di benessere e felicità.
Curiosità… E’ uno degli oli essenziali più costosi: basti pensare che da 1000 kg di fiori di ottiene un solo chilogrammo di essenza. Viene quindi molto spesso adulterata con sostanze sintetiche e per tale ragione è bene acquistare l’essenza prodotta da aziende serie e affidabili.
Qualche cautela… L’olio di gelsomino viene estratto solitamente con l’uso di solventi e non per distillazione in corrente di vapore come avviene per la maggior parte degli oli essenziali. Ciò ne impedisce, in ogni caso, l’uso per via interna.
Stefania La Badessa, nota sul web con il nome del suo alter-ego Fitogirl, è una farmacista calabrese, scrittrice, pubblicista, esperta di piante medicinali e medicine complementari – note fino a qualche tempo fa come “alternative” e più recentemente definite “integrate” – che poi è una definizione generica per racchiudere tutte le varie tipologie di cura naturali, dall’omeopatia all’ayurveda, dall’agopuntura al reiki.
Commenti recenti