Ampiamente diffusa in tutta Italia, la Rosa canina rallegra giardini e strade con i suoi cespugli adorni di fiori delicati e bacche dal colore vivace. Rappresenta una fonte naturale di vitamina C ricchissima utile per favorire le difese naturali dell’organismo ed aiutarci quindi ad affrontare meglio i malanni della stagione fredda.
I grandi fiori, a cinque petali, che rallegrano questo arbusto cespuglioso da maggio a luglio, possono avere un colore variabile dal bianco al rosa intenso e vengono poi sostituiti da carnosi frutti lucenti di colore rosso-aranciato che sono in realtà dei falsi frutti: si tratta infatti di un involucro contenente alcuni semi ovali (acheni) duri e ricoperti di peli, veri frutti della pianta.
I “falsi frutti” della Rosa canina rappresentano una delle fonti naturali più ricche di vitamina C: a parità di peso, il loro contenuto di vitamina C è più elevato di quello delle arance. Possono quindi essere utilizzati nella prevenzione dei malanni invernali, per rinforzare le difese immunitarie, migliorando la resistenza dell’organismo di fronte agli attacchi delle malattie da raffreddamento e delle sindromi influenzali. Ma la loro efficacia non si limita al sistema immunitario: è bene ricordare che la vitamina C partecipa anche ai meccanismi di distribuzione e di accumulo di ferro e contribuisce a mantenere intatte le riserve di acido folico, risultando utile come coadiuvante nei casi di anemia.
La si può utilizzare in tisana o prepararne la marmellata: vi invito a scoprire come leggendo BioMagazine in edicola questo mese.
Stefania La Badessa, nota sul web con il nome del suo alter-ego Fitogirl, è una farmacista calabrese, scrittrice, pubblicista, esperta di piante medicinali e medicine complementari – note fino a qualche tempo fa come “alternative” e più recentemente definite “integrate” – che poi è una definizione generica per racchiudere tutte le varie tipologie di cura naturali, dall’omeopatia all’ayurveda, dall’agopuntura al reiki.
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